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Vi fornisco alcune cifre: In Francia, ogni anno si producono quasi 1 milione di tonnellate di vestiti a fine vita e 5 milioni di tonnellate di plastica, ma solo un terzo di entrambi viene riciclato. D'altra parte, ogni anno si consumano enormi quantità di legno, soprattutto per l'edilizia, quasi 7 milioni di metri cubi all'anno. Sulla base di questa osservazione, abbiamo intrapreso la sfida di sostituire una parte del legno consumato con un materiale basato solo su rifiuti plastici e tessili, in grado di durare più a lungo; abbiamo quindi iniziato a lavorare su una miscela di entrambi i tipi di rifiuti, ottenendo ottimi risultati in laboratorio e poi in semi-industrializzazione. Abbiamo quindi deciso di utilizzare questo materiale, che abbiamo chiamato VALDENIM, per sviluppare un triangolo di prodotti tra i più richiesti nel settore dell'outdoor: decking, recinzioni e profili di rivestimento. Il materiale e il processo di trasformazione sono brevettati. Abbiamo condotto alcuni studi di mercato con i potenziali clienti e abbiamo scoperto che il 95% delle persone non è soddisfatto della configurazione del proprio giardino e il 100% di loro ha confermato che il prezzo del prodotto è un ostacolo per non investire nel suo miglioramento, per cui in genere le famiglie spendono in lavori interni e, se rimane qualcosa, può essere destinato all'esterno. Su questa base, abbiamo deciso di proporre un prodotto accessibile, proponendo il prezzo più competitivo del mercato. Con l'upcycling dei rifiuti, non solo risparmiamo 5000 tonnellate di rifiuti all'anno dall'essere bruciati, ma proponiamo anche un prodotto che è economico, con un valore tecnico ed estetico molto elevato. Siamo molto ottimisti sulle prospettive di mercato, le vendite dei prodotti per il giardino sono quelle che aumentano di più tra i prodotti per il fai-da-te, e puntiamo a raggiungere 10 milioni di euro di fatturato nel 2030.